
Il Ministero pubblico svizzero rinuncia al ricorso, ponendo fine alla vicenda del pagamento di 1,8 milioni di euro
Dopo dieci anni di indagini, processi e colpi di scena giudiziari, cala definitivamente il sipario sulla controversa vicenda che ha coinvolto Michel Platini e Sepp Blatter. Il Ministère public de la Confédération (MPC) ha deciso di non presentare ricorso contro le precedenti sentenze di assoluzione, rendendo così definitivo il proscioglimento dei due ex dirigenti dalle accuse che hanno segnato la fine delle loro carriere ai vertici del calcio mondiale.
Questa decisione rappresenta l’epilogo di un caso che ha scosso dalle fondamenta il mondo del calcio e che ha avuto ripercussioni significative sugli equilibri di potere nelle principali istituzioni calcistiche internazionali. Per comprendere meglio le implicazioni di questa vicenda e le dinamiche delle scommesse sportive in un contesto di governance calcistica più trasparente, è possibile consultare analisti specializzati per maggiori informazioni.
La vicenda al centro dello scandalo
L’intera questione ruotava attorno a un pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri (equivalenti a circa 1,8 milioni di euro) effettuato dalla FIFA a favore di Michel Platini. Secondo l’accusa, questo versamento, avvenuto nel 2011 per un lavoro di consulenza che l’ex calciatore francese aveva svolto tra il 1998 e il 2002, presentava irregolarità tali da configurare potenziali illeciti finanziari. La tempistica del pagamento, giunto quasi un decennio dopo la prestazione professionale, aveva sollevato numerosi dubbi e sospetti.
Le indagini erano state avviate nel 2015, in un momento particolarmente delicato: Platini, allora presidente della UEFA, aveva appena annunciato la sua candidatura alla presidenza della FIFA, posizionandosi come favorito per succedere proprio a Sepp Blatter, il quale si era dimesso in seguito a una serie di scandali legati alla corruzione all’interno dell’organizzazione.
Il percorso giudiziario verso l’assoluzione
Il procedimento legale ha seguito un iter lungo e complesso. Nel 2022, il tribunale di primo grado aveva già emesso una sentenza di assoluzione per entrambi gli imputati, riconoscendo la legittimità dell’accordo finanziario tra Platini e la FIFA. Questa decisione è stata successivamente confermata nel marzo 2025 dal tribunale di secondo grado, che ha ribadito l’infondatezza delle accuse mosse contro i due ex dirigenti.
Con la rinuncia del Ministero pubblico svizzero a presentare ulteriori ricorsi, si chiude definitivamente una pagina controversa che ha tenuto con il fiato sospeso il mondo del calcio per un decennio intero. Gli appassionati di calcio internazionale seguono con interesse anche i grandi protagonisti del presente, come Angel Di Maria, che continua a brillare nelle competizioni europee come dimostra la sua titolarità confermata nel recente match contro il Friburgo.
Le conseguenze sulla carriera di Platini
Nonostante l’assoluzione definitiva, il danno alla carriera dirigenziale di Michel Platini resta incalcolabile. Le indagini esplose nel 2015 interruppero bruscamente la sua ascesa verso la presidenza della FIFA, proprio quando il francese sembrava destinato a raccogliere l’eredità di Blatter al vertice dell’organizzazione mondiale del calcio.
L’improvviso blocco della candidatura di Platini aprì la strada a Gianni Infantino, all’epoca segretario generale della UEFA e braccio destro dello stesso Platini. Una circostanza che ha alimentato per anni teorie e speculazioni sui possibili retroscena politici della vicenda giudiziaria.
Il tre volte Pallone d’Oro, che dopo il ritiro dal calcio giocato aveva costruito una solida carriera come dirigente sportivo, culminata con la presidenza della UEFA dal 2007 al 2015, si è sempre dichiarato vittima di un complotto finalizzato a impedirgli di assumere la guida della FIFA.
Un caso emblematico per la governance del calcio
La vicenda Platini-Blatter rappresenta un caso emblematico delle complesse dinamiche che caratterizzano la governance del calcio mondiale. Gli scandali che hanno travolto la FIFA nell’ultimo decennio hanno portato a una progressiva richiesta di maggiore trasparenza e a una riforma delle strutture di potere all’interno delle istituzioni calcistiche.
Sebbene l’assoluzione definitiva di Platini e Blatter chiuda formalmente il caso dal punto di vista giudiziario, le ripercussioni di questa lunga saga continueranno probabilmente a influenzare gli equilibri e le percezioni all’interno del mondo del calcio ancora per molto tempo.
Per i due protagonisti, ora completamente scagionati dalle accuse, si apre la possibilità di ricostruire almeno in parte la propria reputazione, fortemente danneggiata da un decennio di sospetti e procedimenti legali che hanno oscurato i loro precedenti successi nel mondo del calcio.