
Il tecnico giallorosso analizza il pareggio contro i bianconeri e annuncia il suo futuro
“Quando capisci che non puoi vincere, è meglio non perdere”. Con la saggezza che lo contraddistingue, Claudio Ranieri commenta così il pareggio ottenuto contro la Juventus, risultato che allunga a quindici la striscia di partite consecutive senza sconfitte per il tecnico romano contro i bianconeri. Un match equilibrato, combattuto, che ha confermato ancora una volta la solidità della Roma targata Ranieri.
Analisi lucida di un match equilibrato
La prestazione della Juventus non ha sorpreso il tecnico giallorosso, che si aspettava esattamente il tipo di gioco imposto da Tudor: “Ci aspettavamo una Juve più aggressiva, sapevamo che Tudor avrebbe portato grinta e verticalità. Non ci hanno sorpreso, sono stati bravi”.
Nonostante la forza dell’avversario, Ranieri ha apprezzato la reazione della sua squadra: “Importante pareggiarla subito a inizio secondo tempo, poi ci siamo assestati”. Un’analisi che evidenzia come il veterano della panchina abbia saputo leggere il match nei suoi momenti chiave, intervenendo con i giusti accorgimenti.
La stima per la Juventus emerge chiaramente nelle sue parole: “La Juve è una grande squadra, se dovessi scommettere mi giocherei che loro arrivano quarti”. Una previsione che, come le quote sui portali sportivi https://www.freshbet.it.com/, riflette la competenza di chi conosce profondamente le dinamiche del calcio italiano.
Il futuro di Sir Claudio: consigliere, non dirigente
“Il Big Ben per me ha detto stop ed è giusto che io smetta ora”. Con questa metafora suggestiva, Ranieri conferma ciò che i tifosi giallorossi temevano: la sua avventura in panchina terminerà a fine stagione.
Durante l’intervista, rispondendo a Gigi Buffon, ha spiegato: “Ti ringrazio Gigi, ma io già avevo smesso lo scorso anno e ho detto no a tante squadre. Sono tornato solo per la Roma e lo avrei fatto per il Cagliari. Quando è andato via De Rossi ero quasi sollevato che avessero scelto Juric”.
Il futuro, però, lo vedrà ancora legato alla Roma, ma con un ruolo diverso: “Io sarò un consigliere di Friedkin e non un dirigente, spero che lui abbia fiducia cieca in me”. Una posizione che gli permetterà di rimanere vicino ai colori giallorossi, ma anche di dedicarsi ad altre passioni: “Vorrei viaggiare, prima di morire ho voglia di vedere il mondo oltre il calcio”.
Verso il derby: la partita delle partite
“Il derby è una partita immensa, ma si commenta solo dopo”. Con la saggezza di chi ha già vinto cinque derby su cinque da allenatore della Roma, Ranieri preferisce non sbilanciarsi sulla stracittadina in programma tra una settimana, limitandosi a definirla “immensa”.
La Roma arriva alla sfida dopo aver subito il controsorpasso della Lazio in classifica, circostanza che renderà il match ancora più incandescente: “Gara importantissima, ora arriva il rettilineo finale. Non abbiamo perso con la Juve e quindi non ci siamo fermati. Speriamo di far divertire i nostri tifosi”.
La preparazione per un derby richiede attenzione ai dettagli e scelte tattiche precise, proprio come quelle che sta valutando Calzona per la sfida contro la Juventus, dove ogni mossa potrebbe risultare decisiva.
Il gap con le big: realismo e ambizione
“Il gap di qualità con le big c’è, anche se non vorrei”. Ranieri non nasconde l’evidenza ma riconosce anche l’impegno della squadra: “Per colmarlo la squadra sta dando tutto ma non è facile”.
Un’onestà intellettuale che contraddistingue il tecnico romano, capace di vedere i limiti del presente senza smettere di guardare con fiducia al futuro. La sua esperienza sarà preziosa per i Friedkin nella costruzione di una Roma più competitiva.
L’eredità di Sir Claudio
“Dite che la Roma prima di me era terza, beh allora ho fatto male”, ha scherzato Ranieri rispondendo a una gaffe dello studio di DAZN. Una battuta che nasconde però una verità: il suo lavoro non va giudicato solo dai risultati immediati, ma dalla stabilità e dall’identità che ha saputo ridare a una squadra in difficoltà.
Qualunque sia l’esito finale di questa stagione, Ranieri lascerà la Roma con la consapevolezza di aver dato tutto per i colori giallorossi. E i tifosi, come sempre, lo ringrazieranno per essere stato ancora una volta l’uomo giusto al momento giusto.