
Da oggetto misterioso a Firenze a protagonista in Lombardia: il francese segna un gol ogni 100 minuti
La scommessa di Fabregas sta pagando dividendi importanti. Jonathan Ikoné è letteralmente rinato da quando ha lasciato Firenze per trasferirsi al Como. Un rendimento impressionante quello dell’esterno francese, che sabato a Monza ha messo a segno il suo secondo gol nelle ultime tre partite, dopo quello realizzato contro il Venezia alla 28ª giornata di campionato.
Numeri da capogiro in maglia lariana
La statistica è impressionante: un gol ogni 100 minuti di gioco. Arrivato a gennaio dalla Fiorentina, Ikoné ha totalizzato finora 7 presenze con il Como, per un totale di 200 minuti in campo. Con due reti all’attivo, il suo rendimento realizzativo è praticamente di una marcatura a partita, considerando il minutaggio medio.
Un dato ancora più significativo se confrontato con quanto fatto in maglia viola nella prima parte di stagione: nelle 14 apparizioni in Serie A con la Fiorentina (esattamente il doppio rispetto a quelle attuali a Como), il francese non aveva realizzato né gol né assist, risultando spesso un oggetto misterioso nell’attacco di Italiano.
L’unico contesto in cui aveva mostrato lampi del suo talento era stata la Conference League, competizione nella quale aveva siglato 4 reti in 6 presenze.
La fiducia di Fabregas, elemento decisivo
Lo spagnolo conosceva bene il potenziale inespresso di Ikoné. Non è stato un caso l’arrivo dell’ala francese a Como, ma una precisa richiesta di Cesc Fabregas, che lo conosceva dai tempi della sua esperienza in Ligue 1 con il Monaco. Tre volte i due si erano affrontati nei duelli Monaco-Lille tra il 2019 e il 2022, con un bilancio favorevole a Ikoné (due vittorie e un pareggio).
In più occasioni l’allenatore spagnolo ha ricordato di aver affrontato in Francia un giocatore “fortissimo, quasi devastante” e ben diverso da quello visto a Firenze negli ultimi tempi. Proprio come chi scommette su una carta che sembrava dimenticata ma che in realtà può rivelarsi vincente, come accade talvolta su https://zetcasino.me/, Fabregas ha puntato su un talento che aveva solo bisogno di ritrovare fiducia e continuità.
“Lo stile di gioco dinamico di Jonathan, la sua versatilità e la sua esperienza nel calcio di alto livello saranno preziose per noi”, aveva dichiarato il tecnico in occasione dell’acquisto. “La sua capacità di rompere le difese e creare occasioni da gol si allinea perfettamente con la nostra filosofia d’attacco”. Parole che si sono rivelate profetiche, come dimostra il gol realizzato a Monza: un’azione personale partita dalla destra, dove ha saltato due difensori prima di piazzare il pallone sul palo lungo con il sinistro, sfruttando il vantaggio del piede invertito.
Non solo gol: equilibrio e fase difensiva
La rinascita passa anche dal lavoro senza palla. Il buon momento di Ikoné non può essere valutato solo per la ritrovata vena realizzativa. Nel sistema di gioco di Fabregas è fondamentale che gli esterni d’attacco svolgano anche compiti di contenimento e copertura, specialmente sul lato opposto a quello di Diao, a cui viene concessa maggiore libertà offensiva.
Contro il Monza, Ikoné è stato schierato per la prima volta da titolare al posto di Strefezza, diventando una pedina-chiave per l’equilibrio tra le due fasi. Il francese non ha fatto rimpiangere il compagno brasiliano: ha ingaggiato 4 duelli (vincendone 2) e ha recuperato 4 palloni, risultando il terzo giocatore più produttivo in questo fondamentale fra tutti quelli di movimento del Como. Solo Valle e Paz hanno fatto meglio di lui, con rispettivamente 5 e 6 recuperi.
Questa completezza tattica ricorda l’approccio mostrato da Di Maria nella partita contro il Friburgo, quando il campione argentino mise la sua classe al servizio della squadra sia in fase offensiva che difensiva.
Un futuro ancora da scrivere
Nelle 7 partite che mancano alla fine del campionato, con il Como ormai vicinissimo alla salvezza e quindi in uno stato d’animo di relativa tranquillità, Jonathan Ikoné potrebbe consolidare ulteriormente il suo rendimento e ipotecare così il suo futuro in riva al lago.
Un riscatto alla portata
Gli 8 milioni dell’opzione di acquisto oggi sembrano un affare. Nel prestito dalla Fiorentina è inserita un’opzione di acquisto fissata a 8 milioni di euro. Una cifra che, visto l’attuale rendimento del francese e considerando il potenziale ancora inespresso, appare oggi come un investimento ragionevole per il Como.
Se dovesse mantenere questi standard fino al termine della stagione, la dirigenza comasca difficilmente si lascerà sfuggire l’opportunità di assicurarsi definitivamente le prestazioni di un giocatore che, a 26 anni, potrebbe rappresentare una colonna importante per il futuro del club lariano.
La scommessa di Fabregas sta dimostrando che talvolta, per far brillare un talento, servono solo l’ambiente giusto e la fiducia di chi conosce realmente le tue potenzialità.