Italia Under 21 fuori dall’Europeo: tra orgoglio, rabbia e rimpianti

La Nazionale italiana Under 21 dice addio ai sogni europei dopo una sconfitta rocambolesca contro la Germania ai quarti di finale dell’Europeo Under 21 2025. La partita, terminata 3-2 ai supplementari, è destinata a far discutere per settimane, soprattutto per le decisioni arbitrali controverse che hanno lasciato gli azzurrini in nove uomini. Eppure, nonostante l’inferiorità numerica, i ragazzi di Nunziata hanno lottato fino alla fine, conquistando il plauso del pubblico e della critica.

Un match epico, ma segnato dagli episodi

La sfida tra Italia U21 e Germania U21, disputata davanti a milioni di spettatori su Rai 2 e in streaming su Rai Sport, ha offerto emozioni continue. Una gara quotata in tantissime piattaforme di gioco digitale come https://librabet.net/it/. Dopo il vantaggio tedesco con Beier, è arrivata la reazione azzurra firmata da Koleosho, imprendibile sulla fascia, e Ambrosino, autore di un gol capolavoro. Ma nel secondo tempo l’arbitro Manfredas Lukjancukas, lituano, ha estratto due cartellini rossi pesantissimi: prima per Zanotti, poi per Gnonto, espulso per un fallo a centrocampo giudicato da rosso diretto.

La Germania ha approfittato della superiorità numerica solo al 117′, con un destro chirurgico di Rohl. Una beffa che ha spezzato il cuore degli Azzurrini, in lacrime a fine gara.

Nunziata attacca l’arbitro: “In 11 contro 11 non avrebbero visto palla”

Il commissario tecnico Carmine Nunziata, visibilmente amareggiato, ha puntato il dito contro la direzione arbitrale. «Solo grazie a questi ragazzi siamo arrivati fin qui», ha dichiarato, «in parità numerica la Germania non avrebbe mai trovato spazi». Un’affermazione che trova d’accordo molti addetti ai lavori: la squadra italiana, fino alle espulsioni, aveva mostrato compattezza, idee e qualità.

Il tema della gestione arbitrale è diventato rapidamente centrale anche sui social e nei titoli de principali quotidiani sportivi.

Prestazioni da ricordare: Ghilardi, Koleosho e Ambrosino brillano

Nonostante la delusione, la partita ha messo in luce le qualità di diversi giocatori. Ghilardi, autore di una gara da “difensore vecchia scuola”, è stato valutato con un 8 in pagella da Gazzetta. Koleosho ha messo in crisi la retroguardia tedesca per tutta la prima frazione, mentre Ambrosino ha segnato un gol da vero numero 10.

Al contrario, la prova di Gnonto è stata giudicata insufficiente: il rosso diretto ha inciso fortemente sull’esito del match. Anche il portiere Desplanches, protagonista di una grande parata su Woltemade, ha ricevuto elogi, nonostante il gol decisivo subito nel finale.

Un cammino europeo pieno di emozioni

L’Italia U21 aveva iniziato l’Europeo con il piede giusto, superando la Romania per 1-0 e dimostrando solidità nel girone. Il pareggio con l’Inghilterra e la vittoria sulla Svizzera avevano rafforzato le speranze di un cammino lungo, ma già nella fase a gruppi era emersa la difficoltà a concretizzare la mole di gioco prodotta.

Contro la Germania, una delle favorite, serviva la partita perfetta. E per lunghi tratti l’Italia l’ha fatta. Ma alla lunga sono emerse le difficoltà gestionali, i cambi tardivi e le reazioni emotive che hanno complicato tutto.

Il giudizio di Gattuso: “Talento ce n’è, ma serve fiducia”

Presente in tribuna, Gennaro Gattuso ha voluto comunque mandare un messaggio di speranza: «Il talento c’è, ma bisogna dare ai giovani italiani la possibilità di esprimersi nei club». Parole condivise anche da molti ex azzurri, che vedono in questa Under 21 una generazione ricca di potenziale ma ancora frenata da mancanza di esperienza e minutaggio nei campionati maggiori.

Le prestazioni offerte da ragazzi come Casadei, Pisilli, Pirola e Zanotti mostrano che il materiale su cui lavorare non manca. Il problema resta la transizione verso il calcio dei grandi, dove molti talenti faticano a trovare spazio.

Un’eliminazione che fa discutere, ma che non cancella il valore degli Azzurrini

L’Italia esce dall’Europeo Under 21 2025 con rammarico ma anche con dignità. Il gruppo ha dimostrato spirito di squadra, carattere e qualità tecniche, anche in condizioni estreme. La Germania andrà in semifinale contro la Francia, ma gli Azzurrini escono a testa alta.

Questa eliminazione può essere un punto di svolta per il futuro: investire su questi ragazzi, valorizzarli nei club e costruire su di loro la Nazionale maggiore del domani. Come scrive oggi La Repubblica, “eliminati ma vincitori morali”.

Conclusione: ripartire da qui, senza dimenticare

Ora è il momento di riflettere, ma anche di guardare avanti. Il ciclo di Nunziata ha mostrato luci e ombre, ma soprattutto ha messo in evidenza la passione e il talento di una generazione che merita fiducia. Le espulsioni e gli episodi arbitrali resteranno nella memoria, ma ciò che conta davvero è l’identità di una squadra che non ha mai mollato.

Gli Europei Under 21 si chiudono per l’Italia, ma la speranza è che si aprano presto nuove porte per questi ragazzi. Perché il futuro del calcio azzurro, in fondo, parte proprio da qui.

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