Quando si parla dei gioielli dei Gonzaga, si pensa subito a palazzi, dipinti, opere d’arte di grandi dimensioni, ma c’è un piccolo mondo prezioso, quello dell’oreficeria, in cui il casato ha saputo distinguersi, grazie ad Isabella d’Este.
I Gonzaga amanti del bello e dell’antico
A partire dal quattrocento, i Gonzaga incominciarono a dar vita ad una delle collezioni più celebri al mondo che, purtroppo, verrà smembrata da Carlo I Stuart tra il 1627 e il 1628 per far fronte alle spese dovute al declino della grande casata. A partire dal cardinale Francesco Gonzaga, continuando con Isabella d’Este e terminando con Vincenzo I Gonzaga, la famiglia ha raccolto tutto il meglio dell’arte orafa dell’epoca: pietre dure, argento, vetreria, naturalia e mirabilia.
Tra gemme d’immenso valore, sia antiche sia più recenti, spiccano delle vere e proprie opere d’arte in miniature: i cammei! Queste preziose opere erano realizzate con una perizia veramente inestimabile. Veniva utilizzata una tecnica di incisione su pietra o conchiglia ed erano raffigurati personaggi antichi o nobili. Tra tanti spicca, per la grande qualità artistica, il Cammeo Gonzaga, conservato presso il Museo Ermitage di San Pietroburgo. È un gioiello di notevoli dimensioni e contiene un ritratto doppio della coppia imperiale e apparteneva a Isabella d’Este. Oggi i cammei non sono più di moda ma su baogioielli.com si possono trovare molti altri gioielli di immane bellezza, come quelli che ornavano le nobildonne di casa Gonzaga.
Isabella d’Este: figura di spicco dei Gonzaga
Si deve proprio a lei l’arricchimento della collezione Gonzaga con pezzi di notevole interesse, ma chi era esattamente questa donna? Isabella d’Este, figlia di Ercole I d’Este ed Eleonora (figlia di Ferdinando I d’Aragona, Re di Napoli), nasce nel 1474 e dimostra fin da bambina di esser dotata di intelligenza straordinaria. Educata dai migliori insegnanti, mostrerà una gran cultura proprio a Mantova che la vedrà sposa, a soli 16 anni, del marchese di Mantova. Ricca di cultura, diplomazia, intelligenza e buongusto, trasforma subito la corte in un centro letterario ed artistico. Governerà con grande saggezza, riuscendo a destreggiarsi sempre tra alleanze, parentele guerre, scontri e smanie del papato e degli altri nobili, compreso il bramoso Cesare Borgia.
Nonostante lei fosse un bellissima donna e il marito, Francesco II Gonzaga, non certo affascinante, gli rimase sempre fedele anche dopo i continui tradimenti di lui e gli diede ben 9 figli. Lei affronta tutto con la cultura e ospita a corte politici, poeti, letterati, studiosi, musicisti. Tra gli amici più cari possiamo elencare Ariosto, Matteo Brandello, Tiziano, Leonardo da Vinci, Mantegna e Correggio che la definisce “la prima donna al mondo”.
Le spese della sua passione per l’arte e le cifre enormi spese per gioielli e vestiti, però, sono onerose e spesso richiedono la vendita di oggetti per essere ripianate. Le sue mise, in particolare, la rendono punto di riferimento della moda, la bellezza, il galateo e la cosmesi. Spesso i vestiti di Isabella, (i cui motivi ornamentali nascevano dalla creatività di Leonardo) venivano copiati dagli ambasciatori di vari re del mondo occidentale. La figura di Isabella, però, non è delle più linde poiché molti sostengono che la sua passione per le opere d’arte antiche la trasformavano in una donna spietata.