Che differenza c’è fra un PVR e un centro scommesse?

Nel mercato delle scommesse sportive in Italia esistono due principali modelli di attività: il PVR (Punto Vendita Ricariche) e il centro scommesse tradizionale. A prima vista possono sembrare simili, ma in realtà presentano differenze significative per quanto riguarda funzioni, requisiti legali, investimenti necessari e modalità di guadagno. Comprendere queste differenze è essenziale per chi intende avviare un’attività nel settore o per chi vuole semplicemente capire meglio come funziona il mondo del gioco autorizzato.

Il PVR: supporto per il gioco online

Il PVR è un punto fisico dove il cliente può ricaricare il proprio conto gioco online, collegato a un bookmaker. Non si effettuano scommesse direttamente in cassa: il cliente scommette in autonomia tramite il suo conto personale, mentre il titolare del PVR fornisce assistenza, strumenti e supporto operativo.

Tra le principali caratteristiche del PVR:

  • Non gestisce direttamente giocate o pagamenti di vincite.
  • Opera tramite convenzione con un provider o concessionario (ADM o estero).
  • Può essere integrato in attività già esistenti (bar, sale giochi, tabaccherie).
  • Richiede una gestione semplificata rispetto a un’agenzia.
  • Garantisce un guadagno tramite commissioni sulle ricariche effettuate dai clienti.
  • Deve rispettare normative su identificazione, antiriciclaggio e privacy.

Il PVR rappresenta una soluzione flessibile e meno impegnativa per chi vuole entrare nel settore delle scommesse con un investimento contenuto e con procedure amministrative più snelle; può essere aperto seguendo i consigli online di https://aprirepvr.com/.

Il centro scommesse: raccolta fisica autorizzata

Diverso è il caso del centro scommesse, ovvero un’attività dedicata alla raccolta fisica delle giocate. Il cliente entra, sceglie gli eventi, paga in contanti e riceve un ticket cartaceo. L’intero processo è gestito direttamente dal punto vendita, che opera in forza di una concessione ADM ufficiale.

Ecco le principali caratteristiche di un centro scommesse:

  • Accetta e gestisce fisicamente le scommesse sportive.
  • Deve disporre di una concessione statale o essere affiliato a una rete ufficiale.
  • È soggetto a requisiti urbanistici, strutturali e autorizzativi più rigidi.
  • Richiede un locale dedicato, spesso con norme sulle distanze dai luoghi sensibili.
  • Comporta costi maggiori per allestimento, personale e gestione.
  • Genera guadagni in percentuale sulle giocate effettuate nel punto fisico.

Il centro scommesse ha quindi un profilo più complesso dal punto di vista normativo e operativo, ma consente un controllo diretto della raccolta e un margine potenzialmente più ampio in base al volume di gioco.

Due modelli, due approcci diversi

In sintesi, le differenze tra PVR e centro scommesse si possono riassumere in alcuni punti chiave:

  • Tipologia di servizio: il PVR ricarica conti gioco online, il centro scommesse raccoglie scommesse fisiche.
  • Requisiti legali: il PVR lavora con contratti di affiliazione; il centro scommesse opera tramite concessione ADM.
  • Luogo di attività: il PVR può convivere con altre attività commerciali; il centro scommesse richiede spesso un locale dedicato.
  • Investimento iniziale: aprire un PVR comporta costi ridotti rispetto a un centro scommesse.
  • Guadagni: il PVR guadagna su base commissionale, il centro scommesse su base percentuale sulle giocate raccolte.

Quale soluzione scegliere?

Chi desidera iniziare nel settore con un’attività a basso costo e flessibile, può considerare il modello PVR come primo passo. Ad esempio, un bar o una tabaccheria già avviata possono integrare il servizio di ricariche per i conti gioco, offrendo così un valore aggiunto ai clienti senza dover affrontare grandi investimenti in termini di locali o licenze. Questo permette di testare il mercato e capire il potenziale di guadagno prima di espandersi ulteriormente.

Al contrario, chi punta a un’attività dedicata e strutturata, come un centro scommesse vero e proprio, dovrà prepararsi a un investimento più consistente. Per esempio, aprire un’agenzia in una zona ad alta frequentazione richiede l’affitto o l’acquisto di un locale adatto, il rispetto delle normative urbanistiche e la gestione di autorizzazioni comunali specifiche. Inoltre, il personale dovrà essere formato per gestire la raccolta fisica delle scommesse, con tutti gli adempimenti di sicurezza, controllo e rendicontazione previsti dalla legge.

Un altro esempio concreto riguarda il margine di guadagno: un PVR guadagna principalmente sulle commissioni applicate alle ricariche, che possono variare dal 2% al 5% a seconda del provider. Se la clientela è fidelizzata e il volume di ricariche è elevato, si può creare un flusso di entrate stabile con costi relativamente bassi. Nel centro scommesse, invece, la percentuale sulle giocate può essere più alta (ad esempio il 5-8%), ma il gestore deve far fronte a costi fissi più elevati e a una gestione più complessa, tra cui la sicurezza del denaro in cassa e il rispetto delle normative ADM.

Author: Admin