Tradizione mantovana in tavola: l’Osteria dell’Oca

La tradizione culinaria del mantovano è ricca di piatti gustosi frutto di una lunga storia importante. Se ci si trova nella città virgiliana, non si può non gustare qualche piatto della tradizione e, il luogo migliore dove farlo, è l’Osteria dell’Oca.

L’ambiente

Arrivando dalla strada, l’entrata del locale potrebbe anche sfuggire ma, chi ha ben presente gli ingressi delle vecchie osterie di una volta, la individuerà subito. Già da qui si respira la tradizione. Aprendo la porta ci si trova davanti ad un ambiente caldo, dalle pareti rosso scuro ricoperte di antichi ricordi. I tavoli, le sedie, tutto riporta  all’osteria di una volta: pochi fronzoli per dare più attenzione alla sostanza. È un locale adatto a chi vuole tornare indietro nel tempo e vivere la vera atmosfera di una volta. Anche il menù ricorda il tempo andato ma, in tutto questo, l’atmosfera è molto piacevole. Chi desidera recarsi all’osteria con i bambini non ha problemi perché sono a disposizione alcuni seggiolini. Ricordate che è consigliabile prenotare perché l’ambiente è piccolo e i posti sono circa una quarantina. Il locale, in genere, è chiuso la prima quindicina di agosto e il martedì, per il resto è sempre accessibile. Nel pieno spirito dell’osteria, i piatti sono presentanti in modo abbastanza spartano, ma il sapore sopperisce appieno a questo inutile particolare. I prezzi sono leggermente alti per il tipo di locale, ma si pagano volentieri per gustare la qualità delle portate.

Il menù

Osservando il menù si trovano delle cose veramente sfiziose e interessanti, come il Tagliere di salame mantovano con la polenta, oppure I Peccati di gola che racchiudono i salumi della zona, compreso il cotechino, il gras pistà con polenta e giardiniera fatta in casa. Gli antipasti sono già abbastanza golosi, ma il percorso continua inesorabile tra i primi piatti che citano lo storico e intramontabile Sorbir d’agnoli, piatto apprezzato già dai Gonzaga. Gli agnoli non sono lasciati soli a rappresentare i primi, così spicca il Risotto alla mantovana, preparato con la salamella della zona; il Risotto al Picon, preparato con piccoli pezzi di vitello e midollo; i classici Tortelli di zucca; Tagliatelle con il sugo d’anatra oppure condite con i fegatini; Tronchetti d’asino, una tipica pasta fatta in casa con sugo d’asino, e altri piatti che potrete leggere nel menù. Una nota simpatica e piacevole: i primi vengono serviti tutti nel tegame di rame monoporzione: il piatto resta caldo fino all’ultimo boccone ed è piacevole dal punto di vista estetico.

Anche i secondi riportano gli echi della cucina tradizionale mantovana, a partire dal Musso con la polenta. Per chi non lo sapesse il musso è l’asino. Si prepara uno stracotto con la carne dell’asino e poi ci si condisce la polenta. Tra i secondi non possono certo mancare piatti della tradizione come l’Insalata di cappone  o l’intramontabile cotechino che, in zona, vive il suo massimo splendore.

Tra i dolci, che per la maggior parte sono quelli tipici che si trovano nei ristoranti, spiccano la Sbrisolona, tipica torta mantovana, e il Salame dolce al cioccolato, nato qui ma diffusosi in tutta Italia per la sua bontà e velocità di preparazione.

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