Quando si parla di vino è impossibile non pensare alla Francia ed anche se nel corso degli anni la produzione vinicola è diminuita ed è l’Italia il primo produttore al Mondo, nell’immaginario comune il vino è per antonomasia francese.
Una moltitudine incredibile di produttori artigiani, sinonimo di altà qualità, come spiega Apewineboxes.com, leader nel settore del vino biodinamico online, in cui i francesi, specie in Borgogna, sono assolutamente all’avanguardia.
Leggere un’etichetta francese
Sulle etichette dei vini francesi troviamo spesso moltissimi vocaboli, non sempre di facile interpretazione per l’avventore, necessari a farci comprendere la provenienza e la qualità del vino.
Allora vediamoli qui di seguito.
Denominazioni qualitative
Assimilabili alle nostrane denominazioni troviamo 3 diverse tipologie
Appellation d’Origine Controlèe (AOC)
E’ l’equivalente dell’Appellation d’Origine Protegèe (AOP) dell’Unione Europea, indica vini con provenienza geografica, composizione e metodi di produzione strettamente regolamentati.
Indication Geographique Protegèe (IGP)
E’ una denominazione europea che sta lentamente rimpiazzando quella di Vin de Pays, indica generalmente aree più ampie rispetto a quelle appartenenti all’AOC e con rese maggiori. Si tratta di vini di livello inferiore, almeno sulla carta.
Vin de France
E’ la denominazione europea di livello base, che prende il posto di Vin de Table, varietà utilizzata ed annata compaiono in etichetta
Altre espressioni comuni
- Blanc, vino bianco
- Cave, Cooperativa Vinicola
- Chateau, classiche aziende o tenuta vinicole della zona di Bordeaux
- Coteaux de/ Cotes de, rappresentano zone di collina
- Cru, tradotto vigneto, ed è riferito ad un appezzamento di terreno di qualità superiore
- Cru Classè, attiene alla classificazione ufficiale di Bordeaux del 1955
- Domaine, E’ la tenuta vinicola in Borgogna, come lo Chateau lo è a Bordeaux
- Grand Cru, individua i vigneti migliori di tutta la Borgogna, mentre a St Emilion non è sinonimo di eccellenza
- Mèthode classique e Mèthode traditionelle, Bollicine prodotte con il metodo Champagne
- Millèsime, E’ l’annata della vendemmia e sta ad indicare che le uve utilizzate sono tutte le stesso anno
- Mis en Bouteille au chateau/domain, E’ la stessa azienda produttrice che imbottiglia il vino
- Negociant, Azienda che acquista le uve e le mette imbottiglia
- Premier Cru, E’ il livello sulla carta immediatamente inferiore nella classificazione di qualità in Borgogna. Mentre nel Medoc sta ad indicare uno dei 4 migliori Chateau, se lo leggi hai davanti una super bottiglia
- Proprietaire Récoltant, Proprietario Viticoltore
- Récoltant, Viticoltore
- Récolte, Vendemmia
- Rosè, Vino Rosato
- Rouge, Vino Rosso
- Supérieur, Vino normalmente con una gradazione di 0,5% più alta
- Vieilles Vignes, Vigne Vecchie
- Vigneron, il Vignaiolo
- Villages, indica comuni selezionati o zone di campagna dentro una denominazione
Zone di produzione in Francia
La Francia ha un’area molto vasta, più del doppio di quella italiana, ma gli ettari vitati stanno diminuendo inesorabilmente, come anche le rese, quest’ultime, come spiega Apewineboxes.com anche in virtù di una ricerca di produzione di vino artigianale che sia il meno interventista possibile
Stiamo in ogni caso pur sempre parlando della seconda Nazione per produzione di milioni di ettolitri l’anno, 47, contro i circa 51 dell’Italia.
Da Sud a Nord
A Sud troviamo la zona del Sud Ovest, che va da Bordeaux fino a Toulose. Bordeaux merita un capitolo a parte, si affaccia sul Golfo di Biscaglia, ed è la regione vinicola più conosciuta e prestigiosa al mondo.
Ancora più a Ovest, al confine con la Spagna e con l’esposizione sul Mediterraneo troviamo il Languedoc Roussillon, un territorio che sta letteralmente esplodendo a livello di risonanza mediatica.
Proseguendo verso Nord, sempre rivolti ad Ovest e correndo lungo il Mar Mediterraneo troviamo, non molto lontano la Provenza, terra iconica per i rosè ed la Valle del Rodano, che si spinge nell’entroterra fino quasi a Lyon.
A Nord della città francese inizia la Borgogna, che si estende fino a Dijon, nella Cote d’Or e a Chablis, la patria dello Chardonnay.
Tra la Borgogna e Svizzera troviamo una magnifica terra i cui ettari vitati vanno evaporando, ora solamente 600, si tratta dello Jura, il paradiso dei vini leggermente ossidati.
Sull’altro versamente francese troviamo la Valle della Loira, nota per rappresentare l’eccellenza della vinificazione in bianco e per essere l’habit ideale del Sauvignon Blanc. Si estende da Nantes praticamente fino a Nevers.
Poco sopra Nantes, molto vicina a Rennes troviamo l’Hermitage, una zona collinare particolarmente votata ai vini rossi e tanto cara al Sirah.
Procedendo verso il Belgio, infine, davvero non molto lontani da Parigi abbiamo lo Champagne, un’ area molto vasta compresa nel triangolo Valle della Marna, Reims e Aube.
Procedendo in direzione della Germania, infine ci imbattiamo nell’Alsazia, una regione a vocazione bianca, dove i vitigni aromatici si esprimono al meglio.
Insomma la Francia è un paese tutto da scoprire e da bere!!